Sono trascorsi già tre anni da quel Mercoledì 6 febbraio 2019, quando, durante i lavori di rifacimento di piazza della Libertà a Sant’Antonio Abate (NA), si effettuò un’importantissima scoperta archeologica.
Stiamo parlando del ritrovamento dell’antica Nuceria-Stabia, un importante asse viario di epoca romana che congiungeva, appunto, Nocera a Castellammare di Stabia e di conseguenza al mare. Parte dell’antico tracciato, solo la parte che non presentava danni creati dalla realizzazione della piazza precedente (fine anni ’70 del secolo scorso), è oggi visibile grazie ad una moderna balaustra in vetro e acciaio, inaugurata dall’amministrazione Abagnale nel Giugno del 2021 che ne permette la fruizione a tutta la comunità abatese e a chi volesse goderne. La struttura è lunga circa 7 m. ed ha una planimetria ad “L”, contiene l’antica strada larga circa 4,5 m., ma, purtroppo, per una lunghezza di soli 6 m. e, grazie alla presenza di alcuni LED, la si può ammirare anche di sera.
La peculiarità della strada romana di Sant’Antonio Abate è la presenza, ben visibile, dei solchi lasciati dai carri sulla carreggiata bordata da blocchi di calcare locale che ci fa immaginare il via vai di merci, soprattutto anfore ricolme di vino dei Lattari, che transitavano tra Nuceria e Stabiae.
La cittadina Abatese si fregia anche di altri testimoni del passato di tutto rispetto come: Villa Cuomo” una villa rustica romana del I° secolo d.C.); dal complesso dell’antica chiesetta di Sant’Antuono comprendente ambienti romani del I° secolo d.C. e la chiesa medievale del XIII secolo da pochi giorni arricchita da una mostra permanente; dalla recentissima riscoperta dell’Epigrafe di Publio Granio nei depositi del Museo di Paestum (luglio 2018) avvenuta grazie al “Movimento Agorà Abatese” capitanato dal prof. Gerardo Sorrentino; infine, da non dimenticare, le altre testimonianze che abbracciano un arco temporale che va dal periodo preromano a quello contemporaneo.