Il saggio di Palma Emanuela Abagnale, intitolato “Adolfo Narciso, scrittore die ricordi: Napoli tra Ottocento e Novecento”, è un omaggio non solo all’artista e scrittore Adolfo Narciso, ma anche ad una Napoli che egli già definiva “scomparsa”: attraverso i racconti di Narciso (Napoli 1870 – Napoli 1948) vengono narrati suggestivi aspetti di Napoli tra ‘800 e ‘900. L’ex attore di café-chantant, che aveva collaborato col tenore Enrico Caruso e con l’attore Raffaele Viviani e tanto si era impegnato per raggiungere una certa fama (nel primo ventennio del ‘900 divenne il beniamino del celebre “Eldorado Lucia”), dopo la perdita dell’occhio destro al culmine della sua carriera di artista, si improvvisò giornalista e scrittore per continuare ad essere protagonista di quel mondo che tanto amava. Collaborò con articoli di ricordi teatrali con il Giornale d’Italia, con il Mezzogiorno e con il Roma della Domenica. Raccolti in volumi, i suoi scritti sono un’immensa fonte di notizie e aneddoti sugli interpreti della canzone e del teatro napoletano tra ‘800 e ‘900.
Come nasce il libro:
Il libro nasce a partire da un lavoro di ricerca cominciato dall’autrice nel 2009, realizzato in occasione della stesura della sua tesi di laurea in Cultura e Amministrazione dei beni culturali. Una volta terminate le ricerche, si promise che un giorno avrebbe racchiuso tutto in un libro dedicato a questo autore a cui man mano si era appassionata. Tuttavia è stato solo “grazie” al lokdown cominciato lo scorso marzo che ha trovato il tempo e la determinazione per rivedere e pubblicare il suo libro, che vuole essere un omaggio ad Adolfo Narciso, autore/artista grazie al quale (attraverso i suoi racconti) si ha una panoramica su quella che era, nei suoi aspetti più pittoreschi, la Napoli romantica e scapigliata di fine ‘800, una Napoli che già Narciso definiva “scomparsa”, descrivendo luoghi, persone, usi e costumi del tempo ormai scomparsi ma di grande valore culturale, aspetti che hanno caratterizzato un periodo della storia napoletana, di cui non è giusto si perda il ricordo.
A chi è destinato il libro:
Il libro è destinato a tutti gli appassionati di caffè-concerto e di storia del teatro; i racconti di Narciso abbracciano un periodo molto ricco dal punto di vista artistico e culturale. In Italia il caffè concerto si sviluppò su modelli parigini e trovò terreno fertile a Napoli, dove l’epoca d’oro del caffè concerto coincise con quella della canzone napoletana: negli ultimi capitoli del libro si pone l’accento su questi temi e vengono elencati i ritrovi più in voga dell’epoca, a cominciare dal primo caffè concerto inaugurato a Napoli nel 1890: il Salone Margherita.
Obiettivi e progetti:
“Il mio libro – afferma l’autrice – vuole essere un omaggio ad Adolfo Narciso, alla città di Napoli e a tutti gli artisti che hanno contribuito a renderla meravigliosa. Oltre che come artista e scrittore, Narciso è da ammirare per essersi battuto per i diritti degli artisti: eletto Presidente della F.A.V.I. (Federazione Artisti Varietà Italiani), nel 1909 tenne delle conferenze di propaganda per far valere i diritti degli artisti, per far prendere loro coscienza che bisognava unire le forze per ottenere risultati concreti. Mi piacerebbe un giorno trasformare il mio saggio in un testo destinato al teatro.”
L’autrice
Palma Emanuela Abagnale nasce a Gragnano (NA) il 27/12/84. Progettista culturale dal 2010, giornalista pubblicista dal 2014 e accompagnatrice turistica dal 2017. Si è laureata presso l’Università Federico II di Napoli, nel 2010 in Cultura e Amministrazione dei beni culturali con una tesi in Critica letteraria e letteratura comparata sull’autore Adolfo Narciso, e nel 2012 in Organizzazione e gestione del patrimonio culturale e ambientale con una tesi dal titolo “La comunicazione integrata per la valorizzazione del territorio campano”, a cui fa seguito la fondazione, prima, dell’Associazione culturale-turistica CamCampania (2012) e poi dell’omonima rivista www.camcampania.it, che promuove il territorio campano e le sue risorse: umane, artistiche, culturali, ambientali ed enogastronomiche. Dal 2019 fa parte della Commissione De. Co. Lettere in qualità di Responsabile Comunicazione e Marketing del progetto “Tesori di Lettere. Alla riscoperta di Lettere e delle sue tipicità” promosso dall’Assessorato all’Agricoltura del Comune di Lettere (NA). Attualmente vive a Santa Maria la Carità (NA), a metà strada tra costiera amalfitana e penisola sorrentina, alle pendici di Lettere (Comune dei Monti Lattari), a due passi da Pompei e Stabia. Qui gestisce, insieme al compagno Michele Sicignano, il Birrificio artigianale Boccale dei Re, organizzando eventi culturali e degustazioni a base di tipicità locali e birra Nesea, abbinate ai tour dell’Ager Pompeianus et Stabianus a cura di CamCampania.