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La Congrega dell’Immacolata a Sant’Antonio Abate

Una chiesetta medievale con ambienti romani

L’antica chiesetta dedicata al Santo della Tebaide Antonio Abate, primo anacoreta e padre dell’eremitismo, viene costruita nel secolo XIII sulla strada che dal villaggio conduce a Castellammare di Stabia, utilizzando ambienti di epoca romana, come evidenziato dallo storico abatesi prof. Gerardo Sorrentino.

L’edificio di culto è riportato nell’anno 1470 in una descrizione del Feudo di Cancelleria che apparteneva ai monaci certosini di Pozzo dei Goti.

La chiesa poi è nominata nel 1520 in un atto del vicario generale della diocesi di Lettere mons. Geronimo Cannavacciuolo, che concede il beneficio al sacerdote Andriano Sorrentino per la morte dell’ultimo possessore don Tolomeo Pentangelo.

Il luogo sacro viene visitato nei secoli XVII e XVIII dai vescovi della diocesi di Lettere, che riferiscono un edificio carente nella struttura e nelle suppellettili sacre.

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In questi due secoli il beneficio appartiene al cardinale di Napoli, che lo concede ai parroci della chiesa abaziale di Sant’Antonio Abate fuori Porta Capuana in Napoli.

La chiesetta, successivamente più volte ingrandita e ristrutturata, è creata parrocchia nel 1813 e come tale ha vita fino al 1829, allorché il titolo e il relativo beneficio passano nella nuova chiesa di S. Antonio Abate.

Nell’antica chiesetta allora viene fondata nel 1834 la confraternita dell’Immacolata Concezione dal re di Napoli Ferdinando II.

I confratelli di conseguenza costruiscono dal 1840 al 1865 in sopraelevazione l’attuale chiesa della congrega e l’antica chiesetta di Sant’Antonio Abate è usata come luogo di sepoltura dei defunti iscritti al sodalizio.

L’antica chiesetta o cappella di Sant’Antonio Abate, primo edificio di culto sorto nelle paludi della città di Lettere, si presenta ad una sola navata in uno stile semplice e sobrio, con volte a vela sorrette da poderosi archi a tutto sesto.

Tra il 2015 e il 2016 la chiesetta e gli ambienti romani annessi sono stati interessati da un opportuno consolidamento e restauro con risultati eccellenti e una visione d’insieme sorprendente consegnando così alla comunità abatese e non solo un sito davvero straordinario.

Ad oggi i riti della religione si compiono nella chiesa della congrega, che custodisce opere d’arte notevoli appartenenti ai secoli diciannovesimo e ventesimo, sede della confraternita dell’Immacolata Concezione.

Fonti:

G. Sorrentino – F. Gargiulo, Il tracciato adrianeo del 121 d. C. da Nuceria a Stabias nel territorio di Sant’Antonio Abate, Gioiosa Jonica 2023

G. Sorrentino – V. D’Aniello – G. Alfano, Il complesso dell’antica chiesetta di Sant’Antonio Abate e della Congrega dell’Immacolata, Scafati 2016

G. Sorrentino – E. C. Marino, L’antica chiesetta dedicata a S. Antonio Abate nella Palude di Lettere, La Chiesa della Congrega e la Confraternita dell’Immacolata Concezione in S. Antonio Abate, Materdomini (AV) 1998

Fioravante Gargiulo
Dopo aver conseguito il diploma come Ragioniere-Perito Commerciale, ho seguito la passione per l'archeologia conseguendo nel 2015 la Laurea Magistrale in Archeologia con la votazione di 109/110. Sono socio dell'Associazione Culturale "CamCampania" che organizza visite guidate, eventi e laboratori didattici e ha come fine la promozione culturale e turistica del territorio in cui risiedo. Con essa collaboro anche come redattore per la rivista "CamCampania Magazine". Nel mese di maggio del 2018 sono stato iscritto all'albo delle guide turistiche della Sardegna e nel mese di luglio del 2018 a quello dei Giornalisti della Campania (Elenco Pubblicisti). L'anno seguente, nel mese di marzo 2019, ho superato la selezione per accedere al corso IFTS (Regione Campania) come tecnico superiore per la promozione di prodotti e servizi turistici, concludendolo nel mese di dicembre con la votazione di 100/100. Le passioni che coltivo sono: la fotografia, il trekking e il nuoto. Dall'agosto 2020 sono iscritto nelle GPS per l'insegnamento (A021 e A054).
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